Pier Silvio Berlusconi non sarebbe soddisfatto di alcune caratteristiche assunte dal Grande Fratello Vip di quest’anno, com’é stato sottolineato più volte anche da Alfonso Signorini, nella speranza di richiamare all’ordine i suoi Vipponi. Come si legge anche sul Corriere della Sera-Economia, Pier Silvio sarebbe corso ai ripari, rivoluzionando non solo il Gf Vip, ma anche l’Isola dei Famosi che partirà da lunedì 17 aprile, con la conduzione di Ilary Blasi.
Premesso che il Grande Fratello Vip ripartirà a settembre prossimo, dopo essere giunto alla finale del 3 aprile, tutto sarà rivoluzionato; ma cosa non é piaciuto a Pier Silvio Berlusconi? In tutto ciò, c’entra anche la pubblicità? Cerchiamo di capire quali sono state le motivazioni che hanno portato Pier Silvio a prendere decisioni drastiche in merito ai due reality.
Qualcosa, in riferimento a ciò, é intuibile anche dai continui richiami ai Vipponi da parte di un insofferente Signorini. Il suo reality ha avuto un calo di ascolti, probabilmente a causa di episodi volgari ed irrispettosi, avvenuti nella Casa più spiata d’Italia. Non a caso, il conduttore ha parlato di un certo malcontento ai ”piani alti ” di Mediaset. Che Alfonso Signorini abbia voluto alludere proprio al cambio di rotta progettato da Pier Silvio Berlusconi?
Pier Silvio Berlusconi interviene: più attenzione ai comportamenti dei concorrenti nei reality
Pier Silvio Berlusconi ha chiesto di prendere provvedimenti, per cui sono partite diverse squalifiche di concorrenti al Grande Fratello Vip. Proprio di recente, infatti, Edoardo Donnamaria e Daniele Dal Moro hanno dovuto abbandonare la Casa. In effetti, il reality entra spesso nelle abitazioni degli italiani, per cui é d’obbligo mantenere un certo contegno, ma anche esprimersi con un linguaggio adeguato. Proprio su tali punti é intervenuto Pier Silvio Berlusconi.
L’imprenditore ha considerato ciò anche alla luce di un ritorno economico, legato agli sponsor. Chi assocerebbe il proprio prodotto ad un episodio o personaggio trash? É chiaro come un vistoso calo degli ascolti possa ripercuotersi anche sulla pubblicità e, di conseguenza, comportare un danno economico. Ecco perché Pier Silvio, in diverse occasioni, ha espresso la propria stima verso conduttori più sobri e moderati, come Gerry Scotti e Piero Chiambretti.
Come precisa, infatti, il Corriere della Sera-Economia, la pubblicità riveste una percentuale non trascurabile dei conti dell’azienda di Pier Silvio Berlusconi, ossia il 56%, per cui é d’obbligo salvaguardarla il più possibile. Il conflitto russo-ucraino e la pandemia hanno finito per aggravare lo scenario, per cui bisogna correre ai ripari, offrendo, possibilmente, spettacoli più sobri, meno volgari, e con un palinsesto più ricco.
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