Mentre il Parlamento discute il DDL Zan il Deputato della Lega Simone Pillon interviene a gamba tesa.
Proprio cosi! L’esempio portato nel suo intervento utilizza una metafora calcistica per attaccare il disegno di legge DDL Zan. Hanno chiamato la mamma, non il genitore uno”, dice in maniera polemica Pillon a proposito dei video che alcuni calciatori della nazionale hanno postato sui loro profili. Il deputato leghista cita nel suo intervento Federico Chiesa che ha fatto una video chiamata con la mamma dopo la splendida vittoria dell’Italia nella finale degli Europei di Londra.
Insistendo in maniera decisa sulla parola mamma, e non adottando il termine “genitore uno”, come vorrebbe invece qualcuno. Simone Pillon è uno strenuo difensore della tradizione, da sempre molto critico nei confronti dell’ideologia gender. “Guarda mamma! Guarda qua”, ripete ad alta voce Pillon nell’aula di Montecitorio elogiando un altro calciatore della Nazionale, Alessandro Fiorenzi, anch’egli protagonista di una video chiamata con la mamma dopo la vittoria dell’Italia.
Simone Pillon sotto attacco
Se qualcuno ha subito ironizzato sull’esempio portato dal deputato leghista, accusando anzi di mammismo i giocatori citati dallo stesso, il caparbio Pillon ha attaccato a testa bassa. Dopo la pioggia di insulti e polemiche che hanno fatto seguito ai suoi commenti, si è così espresso: “Filosofi e antropologi sono convinti, ha detto il senatore leghista, che solo dal superamento del binarismo sessuale maschile-femminile avremo una società più giusta. Non è così, ha affermato Pillon, non è così. Andate a vedere nella società svedese e nelle società del Nord Europa dove tutto questo è già realtà. Se facciamo un passo indietro non cadremo nel burrone”.
Pillon nel suo intervento ha ribadito di non avere nulla contro le coppie omosessuali, ma ha ripetuto la sua posizione in materia di infanzia e di adozioni. Ancora una volta contraria a quanto proposto nel DDL Zan.