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Quarto Grado, Carmelo Abbate la sua analisi sull’omicidio di Giulia: “Filippo Turetta non ha premeditato l’omicidio”

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L’approfondimento di Carmelo Abbate a Quarto Grado, su Filippo Turetta ha fornito un punto di vista importante sul caso, portando in evidenza degli aspetti cruciali per la comprensione del delitto di Giulia. Abbate ha sottolineato che le circostanze ed il comportamento dell’indiziato suggeriscono un’azione impulsiva piuttosto che un piano dettagliato, la natura improvvisa dell’evento e le reazioni successive dell’indiziato sono elementi chiave analizzati dal giornalista e dimostrano un’azione dettata da una reazione emotiva e non calcolata.

La distinzione tra omicidio premeditato e non premeditato è cruciale in termini legali, visto che si tratta di un fattore decisivo che influenza direttamente la gravità della pena, di fatto in assenza di premeditazione, la natura del crimine cambia, con conseguenze significative sul piano giuridico. (Continua dopo la foto)

Carmelo Abbate, Filippo Turetta

Quarto grado, Carmelo Abbate su Filippo Turetta

“Filippo Turetta ha pianificato – e quindi premeditato – l’uccisione di Giulia Cecchettin?” – questo ha chiesto Gianluigi Nuzzi nella puntata di venerdì 24 novembre al suo ospite che ha risposto: “Credo che lui sia un ragazzo in balia di qualcosa che è andato oltre la sua volontà”. Carmelo Abbate intervenendo a Quarto Grado ha chiarito il suo punto di vista commentando: “A oggi non parlo di premeditazione, se poi verranno fuori elementi ulteriori ne possiamo discutere, ma a oggi io non vedo una premeditazione”. Ma non tutti gli ospiti di Nuzzi hanno concordato con il punto di vista di Abbate.

Si attendono i prossimi giorni per avere un quadro più dettagliato: Turetta deve essere interrogato dalla gip Benedetta Vitolo, la quale dovrà pronunciarsi con un’ordinanza nel caso in cui la difesa avanzi la richiesta dei domiciliari o l’esecuzione di una perizia psichiatrica. Durante l’interrogatorio di garanzia potrebbe essere contestate delle aggravanti a Turetta come l’occultamento di cadavere e la premeditazione dopo che sono stati rinvenuti in auto due coltelli da cucina e si è scoperto che il 22enne ha comprato online del nastro adesivo qualche giorno prima dell’omicidio.

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