Gli italiani senza permesso di soggiorno, come tutti gli altri cittadini europei, sono costretti a regolamentare in fretta la loro posizione per evitare l’espulsione dal Regno Unito, come annunciato da Kevin Foster, viceministro dell’Interno del Regno Unito con delega all’immigrazione, e vice del dicastero Priti Patel.
Foster ha messo le carte in chiaro affrontando il tema della permanenza dei cittadini europei senza permesso di soggiorno in Gran Bretagna. Da Londra fanno sapere che i cittadini europei, tra cui gli italiani, che non hanno ottenuto uno status di permesso di soggiorno devono iniziare a preparare la loro partenza.
In mancanza del Settlement Scheme, previsto dagli accordi Brexit, saranno espulsi tutti i cittadini europei, come precisato dal vice ministro dell’Interno Kevin Foster che ha rilasciato a tal proposito un’intervista a La Repubblica. “Ci aspettiamo che queste persone, rimaste illegalmente nel Regno Unito, se ne vadano volontariamente. Altrimenti, le forze di sicurezza (Immigration Enforcement) faranno in modo di assicurare la loro partenza”.
Il sistema di immigrazione a punti del Regno Unito contro chi è senza permesso di soggiorno
Anche se ufficialmente non sono state rese note le cifre precise, si ipotizza che non siano pochi gli europei irregolari che soggiornano in territorio britannico, inoltre secondo recenti fonti dell’Home Office un esiguo numero di cittadini è stato già espulso per tali motivi, visto che lo scorso giugno è scaduto il termine per la regolarizzazione. Foster ha fatto sapere che sono rimasti in sospeso alcuni ricorsi in attesa di un responso, segnalando che circa 145 mila persone hanno presentato domanda che però è stata in seguito respinta e che quindi devono abbandonare la Gran Bretagna.
Per assecondare il volere dei cittadini britannici, evidenziato con la Brexit, il governo britannico, come ribadito da Foster, è corso ai ripari affidandosi al sistema di immigrazione a punti per contenere il fenomeno dell’immigrazione incontrollata ed irregolare.