Oggi vi parleremo della Meditazione camminata, ovvero come rinascere, camminando.
“Sono allarmato quando mi capita di camminare un paio di chilometri nei boschi solo con il corpo, senza arrivarci anche con lo spirito.”
Henry David Thoreau
Bellissima frase quella di Thoreau che ci porta direttamente al cuore di questo articolo, una guida utile per recuperare se stessi e riequilibrare il proprio spirito attraverso la meditazione camminata.
Come spiegato dall’autore del saggio Meditazione Camminata, Volker Winkler, questa tecnica consiste nel meditare camminando, riuscendo a controllare, organizzare e metabolizzare pensieri che spesso si affollano senza ordine nella nostra mente.
Attraverso la camminata riusciamo ad entrare nel nostro essere con maggiore facilità, e questo esercizio restituisce risposte e soluzioni, facilita l’individuazione di alternative, riconduce problemi e ansie alla loro dimensione originaria senza che esse pervadano totalmente la nostra psiche.
Se si cammina immersi nella natura, lontani dai rumori e dalle sollecitazioni artificiali, tutto ritorna ad una dimensione naturale, ad una confidenza con il proprio essere che, per primo, avanza soluzioni e rimanda la tranquillità indispensabile per compiere passi ulteriori verso l’equilibrio e l’auto-stima.
Un esercizio ed una pratica che aiutano a ” fare amicizia ” con se stessi, facendo attenzione a cogliere messaggi ed intuizioni che ci giungono dall’esterno.
Voci soffuse che indicano in quale direzione volgere lo sguardo, immagini che ci riportano il gusto dell’ammirazione e, a volte, della contemplazione.
Come insegna Thich Nhat Hanh: “La meditazione camminata può essere molto piacevole. Camminiamo lentamente, da soli o in compagnia, possibilmente in un bel posto.
Meditazione camminata significa gustare la camminata, camminare non per arrivare, ma semplicemente per camminare.
Lo scopo è radicarsi nel presente e, consapevoli di respirare e di camminare, gustare ogni passo.
Noi camminiamo continuamente, ma di solito lo facciamo correndo, e in questo modo lasciamo sulla Terra impronte di ansie e di dolore.
Quando camminiamo, dovremmo farlo in modo da lasciare solo impronte di pace e di serenità. Tutti possiamo farlo, a patto di volerlo davvero.
Quando pratichiamo all’aperto, camminiamo un po’ più lentamente del solito e coordiniamo la respirazione con i passi.
Per esempio, facciamo tre passi inspirando e tre passi espirando.
Possiamo aggiungere le parole: “In, in, in. Out, out, out”.
“In” ci aiuta a identificare l’inspirazione. Chiamare una cosa con il suo nome la rende più vera, è come dire il nome di un amico.
Se i vostri polmoni richiedono quattro passi invece di tre, dategliene pure quattro. Se ne bastano due, dategliene due.
La durata dell’inspirazione non deve necessariamente essere identica a quella dell’espirazione.
Per camminare così devo imparare a lasciar andare, a deporre le ansie, le preoccupazioni.
É possibile. Tutti siamo in grado di farlo. Basta un po’ di consapevolezza e il sincero proposito di essere in pace.
Meditare camminando significa in sostanza trovare pace, riequilibrare i pensieri, espellere ciò che preoccupa, invitare nuove sintesi, produrre benessere.
Alcuni consigli per iniziare la meditazione camminata:
1- Iniziare la camminata coordinando il passo con il proprio respiro. Il ritmo deve essere sempre dolce, in linea con la capacità di inspirare ed espirare armoniosamente.
2- A seconda di come ci si sente si può variare il passo ed il respiro, modulando andatura e respirazione, seguendo sempre l’ordine dei propri pensieri e le sensazioni che la natura ci rimanda.
3- Nei primi minuti guardare avanti ed evitare distrazioni sino a quando l’unione tra passi, respiro e mente raggiunge quella dimensione ottimale per guardare il panorama e contemporaneamente dentro se stessi.
Un’antica benedizione irlandese dice : ” Possa la strada sollevarsi per incontrarti.
Possa il vento stare sempre alle tue spalle.
Possa il sole splendere caldo sul tuo viso.
E la pioggia cadere leggera sui tuoi campi.
E finchè ci incontriamo di nuovo, possa Dio tenerti nel palmo della sua mano!”
Buona camminata!