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Rita Pavone commenta il furto di Lilli Gruber con un “Il karma”, suscitando polemiche sui social

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Lilli Gruber, nota giornalista, è stata recentemente vittima di un furto a Roma mentre si trovava a Villa Borghese per fare ginnastica. La notizia ha rapidamente catturato l’attenzione dei media e ha scatenato una serie di reazioni sui social. Tra i vari commenti, quello di Rita Pavone ha suscitato particolare scalpore.

Rita Pavone sotto fuoco per il suo commento su Lilli Gruber

La cantante ha infatti commentato un post di Tgcom24 su X, una piattaforma social, con un laconico “Il karma”. Questo commento ha generato molte polemiche, con numerosi utenti che hanno criticato Pavone per la mancanza di empatia nei confronti della giornalista. Tuttavia, la situazione ha preso una svolta inaspettata quando, qualche ora più tardi, Rita Pavone ha pubblicato un nuovo post, stavolta per difendersi dalle accuse ricevute.

Rita Pavone

La cantante 79enne ha affermato di non essere stata lei a scrivere quel commento, ma di essere stata hackerata. “Importante! Leggo una notizia che non ha nulla a che fare con me e che riguarderebbe Lilli Gruber. Non sono io ad avere scritto nulla di quello che si dice. Sono stata hackerata sul mio profilo. Siccome uso spesso la parola indicata qualcuno ne ha approfittato”, ha spiegato nel suo post. Nonostante la spiegazione, molti utenti sono rimasti scettici e hanno continuato a esprimere il loro disappunto, considerando la risposta della cantante poco convincente.

Lilli Gruber

Uno degli utenti ha commentato: “Un classico… si lancia il sasso e si nasconde la mano. Che imbarazzo”, mettendo in dubbio la sincerità di Pavone. La cantante, dal canto suo, ha risposto sottolineando la sua onestà e ricordando di aver recentemente perso un fratello, il che le avrebbe lasciato poco spazio per occuparsi di polemiche online:

“Imbarazzo lo dovrebbe avere lei. Ho perduto un fratello poco tempo fa. Ho altri pensieri per la testa”

Questo episodio mette in luce non solo le dinamiche spesso complesse dei social media, ma anche come queste piattaforme possano essere utilizzate per amplificare rapidamente voci e malintesi, complicando ulteriormente situazioni già di per sé delicate.

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