Nuove sconvolgenti rivelazioni sul caso Saman Abbas potrebbero emergere dopo l’autopsia sul corpo della 18enne, scomparsa lo scorso 1° maggio del 2021, come riferito dal Corriere della Sera. Secondo il referto legale dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia Riziero Angeletti, la morte di Saman è “avvenuta con modalità atroci”, mentre gli esami istologici chiariranno se la giovane è stata sgozzata con un’arma da taglio o se subendo una violenza.
Nel corso dell’autopsia eseguita il 9 dicembre dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo con il coinvolgimento di periti, Procura e parti civili è emerso che “l’uccisione della ragazza non sia avvenuta come immaginato sino a oggi”. Ci sono da approfondire diversi particolari per poter accertare le condizioni che hanno provocato la morte della 18enne, finiya sotto le mani dei suoi familiari che l’hanno condannata a morte per il suo vivere troppo all’Occidentale.
Saman Abbas, la sconcertante verità emersa dall’autopsia
I dati rilevati dall’autopsia svolta nel laboratorio Labanof di Milano sono un punto di inizio, a cui si andranno ad aggiungere altri tasselli: di fatto nei prossimi giorni potrebbero emergere dei nuovi elementi, sottoponendo la salma della ragazza ad ulteriori indagini di approfondimento. Inoltre si dovranno analizzare anche altri reperti, come nel caso dei vestiti indossati dalla vittima e degli oggetti che si sono rinvenuti nel corso delle operazioni di scavo sul luogo del ritrovamento del corpo di Saman Abbas.
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Per quanto riguarda la situazione dei familiari dalla 18enne la loro posizione andrà indagata nel corso del processo, la cui data di inizio è prevista il 10 febbraio, mentre il 17 febbraio è in programma l’udienza in merito all’esito degli esami medico-legali.
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