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Saman Abbas, il padre scoppia in lacrime in aula: ““Era il mio cuore, intelligente ma diceva bugie”

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Saman Abbas è stata assassinata dalla sua famiglia, con la complicità di tutti i membri durante la primavera del 2021. A fare scalpore oggi sono le parole del padre, che prova a scagionarsi negando l’omicidio. Andiamo a scoprire le sue dichiarazioni.

Omicidio Saman, si attende l’esito del processo

Nell’attesa del verdetto pomeridiano relativo al caso di Saman, la giovane ragazza di diciotto anni assassinata tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021 e la cui tragica scomparsa ha scosso la comunità di Novellara, emerge il dolore di una famiglia.

Ieri, avrebbe dovuto festeggiare il suo ventunesimo compleanno, ma il suo destino è stato segnato dalla violenza. La scoperta del suo corpo, avvenuta a novembre dell’anno scorso in un edificio abbandonato vicino alla sua abitazione, è giunta solo dopo incessanti ricerche e grazie ad una indicazione fornita dallo zio, già recluso.

Il processo per omicidio e occultamento di cadavere vede imputati cinque membri della famiglia della ragazza: suo padre Shabbar Abbas, lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, tutti in custodia, e la madre Nazia Shaheen, al momento irreperibile in Pakistan. Questa situazione ha portato ad un processo carico di tensioni, marcato da testimonianze lunghe e spesso contestate, tra cui spicca quella del fratello di Saman, sedicenne al tempo del delitto, che ha accusato apertamente i propri parenti.

Le parole del padre di Saman durante l’udienza: “Non l’ho uccisa io, era il mio cuore”

Durante l’udienza, che ha visto la presenza numerosa di giornalisti e operatori legali, Shabbar Abbas ha preso la parola con una dichiarazione spontanea. In lacrime, ha affermato:

“Mai nella vita mia ho pensato di uccidere mia figlia. Neanche gli animali fanno queste cose. Signori giudici non ho mai pensato queste cose”. Ha continuato, sottolineando l’amore paterno: “Era mio cuore, mio sangue, ho portato qua il mio cuore e il mio sangue. Non ammazzo figli, non sono un animale. Neanche da pensare”.

L’uomo ha poi negato le accuse rivoltegli, dicendo:

“Ho sentito tante parole false. Non è vero che sono persona ricca, non è vero che sono una persona mafiosa. Non è vero che ho ammazzato una persona qua, una in Pakistan. Non è vero che sono andato a casa di Saqib (il fidanzato di Saman, ndr) a minacciare. Anche questo è falso, come quelli che dicono ‘ha ammazzato la figlia ed è scappato via’”.

Ha concluso con un accorato sfogo sulla propria integrità e affetto paterno:

“Saman era molto intelligente, forte, poi diceva anche bugie. Mia figlia ha detto bugie. Anche questo mi fa male. Signori giudici, i genitori mai pensano male per i figli, anche io non ho mai pensato il male per mia figlia. Sempre le volevo bene, sempre ho lavorato in campagna, sotto le serre, mai sono andato a rubare”.

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