Nella magica atmosfera del Festival di Sanremo, dietro le luci e le canzoni che tutti amiamo, si cela una verità meno conosciuta. Beppe Vessicchio, maestro d’orchestra e volto noto della TV, ha condiviso uno sguardo sulla realtà degli orchestrali che animano l’evento. La loro retribuzione? “Una paga da fame“, ha affermato con franchezza.
Sanremo 2024, le cifre rispetto all’impegno
Le cifre che gli orchestrali ricevono in confronto alle lunghe ore di lavoro sono sorprendenti. La passione per la musica sembra non bastare per giustificare un compenso che molti potrebbero considerare inadeguato.
Vessicchio, in un’intervista all’Avvenire, ha toccato molti argomenti, ma uno dei punti salienti è stato il compenso degli orchestrali. Con un tono critico verso gli orari estenuanti, ha espresso preoccupazione per la sostenibilità di tale impegno. “Quasi perfetto“, ha detto riguardo al Festival, ma ha sottolineato che per raggiungere la perfezione è necessario riconsiderare il carico di lavoro e gli orari degli orchestrali.
Una giornata tipo al Festival
Ha poi descritto una giornata tipo, iniziando con le prove alle 11 del mattino dopo una serata finita a notte fonda, per poi tornare sul palco la sera stessa. La domanda sorge spontanea: con quale energia possono affrontare questa maratona musicale?
In un dialogo diretto con Amadeus, direttore artistico del Festival, Vessicchio ha messo in luce l’ingenuità su quanto guadagni realmente un musicista qualificato. Ha rivelato che per cinque settimane di lavoro, un orchestrale guadagna 2mila euro netti. Una cifra che lui considera indecente per un evento di fama internazionale come Sanremo.
Guadagno orchestra Sanremo: “Pagano poco…”
Vessicchio non ha esitato a chiedere un cambiamento, invocando il presidente della Regione Liguria e lo stesso Amadeus a sostenere questi artisti che dedicano la loro vita alla musica.
Nonostante le critiche, Vessicchio non nasconde il suo affetto per il Festival e la sua disponibilità a partecipare, purché possa continuare a esprimere la sua arte come sempre ha fatto. E con parole dolci, ha condiviso l’ammirazione per Lazza, rivelando come anche le grandi figure della musica classica riconoscano il suo talento.
Mentre il Festival di Sanremo continua a incantare il pubblico, il lavoro degli orchestrali rimane fondamentale. Attraverso le parole di Vessicchio, emerge la speranza di un futuro in cui il loro impegno sia riconosciuto non solo in applausi, ma anche in un compenso giusto.