Una notizia sta circolando in modo massiccio sul web, e riguarda l’associazione degli Atei e degli Agnostici circa lo sbattezzo.
Proprio cosi: dopo la presa di posizione del Vaticano sul DDL Zan le richieste ufficiali di sbattezzo hanno raggiunto numeri da capogiro. In una nota ufficiale l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti scrive : “Il 22 giugno la pagina ha ricevuto 6.534 visite uniche, il 23 giugno 5.843. Si tratta di un aumento del 5000% rispetto agli standard”.
Roberto Grendene, Segretario del Uaar, spiega questo enorme interesse e le richieste di sbattezzo come risposta alle dichiarazioni del Vaticano sul DDL Zan. “Evidentemente, spiega Grendene, il pressing vaticano sul governo non è andato giù a molti. Ce lo aspettavamo e i dati che abbiamo ricavato dal sito ce lo confermano. Come abbiamo già avuto modo di dire, quello del Vaticano è un atto gravissimo che ci convince ancora di più della necessità di approvare la legge Zan e di denunciare unilateralmente il Concordato”.
Le richieste di sbattezzo, conferma il Segretario, sono la naturale conseguenza di questa presa di posizione. È di queste ore, ad esempio, la richiesta fatta dall’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Aosta, Samuele Tedesco, di richiedere formalmente lo sbattezzo con una lettera raccomandata indirizzata alla sua parrocchia.
Ma, cosa sappiamo di questo termine un po’ goliardico, chiamato sbattezzo?
Lo “sbattezzo” è uno strumento giuridico che si basa su un provvedimento del 1999 dell’allora Garante per la protezione dei dati personali, Stefano Rodotà, ottenuto grazie a un’iniziativa legale dell’Uaar. Si tratta in sostanza della richiesta formale da parte di una persona di non essere più considerata aderente alla Chiesa Cattolica .
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Negli ultimi anni, spiega il Segretario del Uaar, le richieste hanno sfiorato le 100 mila unità, e in questi giorni sembrano notevolmente incrementate.MPare che la segreteria del Vaticano, dopo la presa di posizione sul DDL Zan, stia rettificando il tiro.
In fin dei conti si tratta pur sempre di pecorelle smarrite!