La celebre influencer Chiara Ferragni ha fatto il suo atteso ritorno sulle piattaforme digitali. Il suo approccio, questa volta, sembra essere più intimo e personale, condividendo momenti quotidiani insieme alla sua famiglia. Come potevamo aspettarci, il suo ritorno a suscitato diverse reazioni, come quella di Selvaggia Lucarelli, che non ha esitato a fare una critica durissima alla moglie di Fedez. Scopriamo insieme cosa ha detto.
Chiara Ferragni, la critica di Selvaggia Lucarelli
Non tutti hanno accolto con favore il ritorno di Ferragni. Tra le voci più critiche emerge quella di Selvaggia Lucarelli, nota giornalista, che ha espresso il suo punto di vista sulle recenti azioni dell’imprenditrice digitale. “Ci sono adulti che usano i propri figli come scudo” – queste le parole di Lucarelli, che non lasciano spazio a interpretazioni. Lucarelli, nel suo stile diretto, ha ritenuto opportuno sottolineare come alcuni genitori possano apparire utilizzare l’immagine dei propri figli in un momento di difficoltà, per rafforzare la propria immagine pubblica.
“Qui abbiamo adulti che usano i minori come scudi. Non imparano nulla. Anzi, rilanciano per far vedere che nulla li cambierà, perché hanno ragione loro”
Mentre Ferragni condivide dolci istantanee della sua vita, come una passeggiata al parco con la figlia Vittoria e la madre Marina Di Guardo, Lucarelli offre una lettura diversa di questi gesti. La giornalista suggerisce che dietro queste immagini vi sia una strategia ben definita, una sorta di scudo contro le critiche.
La riflessione di Selvaggia Lucarelli apre un dibattito più ampio sul ruolo dei social nella vita dei personaggi pubblici e sui confini tra la sfera privata e quella pubblica. La tensione tra l’essere una figura pubblica e una madre privata sembra essere al centro dell’attenzione, con Ferragni che cerca di bilanciare questi due aspetti sotto gli occhi attenti e talvolta critici del pubblico.
Il dialogo tra Ferragni e Lucarelli diventa così specchio delle dinamiche contemporanee di fama, privacy e immagine. Mentre Ferragni procede con la sua narrazione personale, Lucarelli interpella il pubblico su temi più profondi, senza necessariamente giungere a una conclusione definitiva. E il pubblico, come sempre, osserva e giudica, partecipe di questa vicenda digitale che si snoda tra immagini e storie, tra critiche e supporto, in un flusso continuo di informazioni e impressioni.