In una recente puntata del programma “Chesarà…” su Rai3, Serena Bortone ha espresso un duro sfogo in diretta.
Serena Bortone, le parole di fuoco a Rai 3
L’intervento della giornalista si è focalizzato su alcuni membri del governo e della Lega, senza citare nomi specifici ma facendo chiari riferimenti, tra cui quello a Roberto Vannacci.
Bortone ha criticato apertamente il clima politico attuale, affermando che è difficile non discutere di fascismo data la serie di episodi controversi avvenuti recentemente.
“Nessuno parlerebbe di fascismo se evitassero di inneggiare alla Decima Mas, fare francobolli sui fascisti, picchiare un deputato in Aula. Basterebbe avere un minimo di decenza” ha detto Bortone.
Il riferimento era chiaramente indirizzato verso Vannacci, noto per aver menzionato la Decima Mas in uno spot elettorale, e verso l’emissione di un francobollo raffigurante Italo Foschi, gerarca fascista e fondatore dell’AS Roma.
L’incidente citato dell’aggressione in Parlamento riguardava l’attacco subito dal deputato M5S Leonardo Donno.
Questi eventi hanno spinto la giornalista a mettere in discussione le azioni di esponenti del centrodestra, includendo anche Paolo Signorelli, ex portavoce del ministro Francesco Lollobrigida, noto per il suo “linguaggio orrendo”.
A seguito di queste dichiarazioni, la Rai ha aperto un procedimento disciplinare contro Serena Bortone.
Il 7 giugno, l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha affermato che Bortone avrebbe dovuto essere licenziata per le sue azioni, in particolare per la gestione del caso dello scrittore Antonio Scurati.
Quest’ultimo aveva visto annullare un contratto che prevedeva la lettura di un monologo critico nei confronti del governo Meloni durante la trasmissione di Serena Bortone, annullamento che la conduttrice ha denunciato come ingiustificato.