La tragica morte di Sharon Verzeni, la barista di 33 anni brutalmente assassinata a coltellate la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, continua a sollevare interrogativi e a tessere una rete sempre più complessa di sospetti e rivelazioni. Al centro delle indagini c’è la figura del suo compagno, Sergio Ruocco, che nonostante non sia al momento indagato, si trova in una posizione delicata a causa delle incongruenze tra le sue dichiarazioni e le testimonianze raccolte.
Sharon e Sergio, la coppia sotto accusa dai vicini
Finora, l’unico indagato è un pensionato pugliese di 76 anni, sorpreso dalle telecamere di sicurezza a fumare sul balcone nelle vicinanze del luogo del delitto proprio nel momento in cui Sharon veniva uccisa. Nonostante avesse inizialmente affermato di essere stato a letto a dormire in quel momento, ha poi dovuto ammettere di essere stato sveglio, aggiungendo di non avere visto o sentito nulla a causa di recenti operazioni alla cataratta e di problemi di udito. Le sue contraddizioni hanno portato a un’accusa di falsa testimonianza.
Le indagini hanno poi approfondito il rapporto tra Sharon e Sergio, rivelando che la coppia potrebbe non essere stata così felice come appariva. Nonostante progetti futuri che includevano matrimonio e figli, testimonianze raccolte da amici, familiari e vicini indicano che i due non andavano d’accordo ultimamente. Queste rivelazioni sono emerse dopo che più di cento persone sono state interrogate per fare luce sulla dinamica della loro relazione. (Continua dopo la foto…)
Sergio Ruocco ha partecipato a diverse sessioni di interrogatorio, insistendo sulla sua disponibilità a collaborare con le autorità e negando di sentirsi stanco o pressato dalle circostanze. Inoltre, una figura peculiare è emersa durante le indagini: Fabio Delmiglio, noto nei social media come il sosia italiano di Johnny Depp, che ha riferito di essere stato contattato da Sharon per una possibile collaborazione promozionale. (Continua dopo la foto…)
La complessità della situazione e la mancanza di prove concrete su dove si trovasse Sergio la notte dell’omicidio lasciano aperte molte domande. Alcuni testimoni hanno suggerito che vi fossero tensioni e problemi nella relazione, descrivendo un “turbamento” e un “momento di difficoltà” che potrebbero aver contribuito a un deterioramento del loro rapporto.