Silvio Berlusconi, sapete qual è il suo titolo di studio? Chi se lo immaginava

Silvio Berlusconi, con il suo spirito imprenditoriale e la sua personalità ha rivoluzionato il mondo della televisione, il calcio e la politica. Nel corso del racconto degli aneddoti relativi al suo passato il Cavaliere ha in più occasioni condiviso dei momenti amarcord, che permettono di comprendere la sua cifra di imprenditore e di leader politico. Il suo pragmatismo e grande senso di iniziativa lo hanno spinto sin da piccolo ad avere una visione costruttiva in vista del domani, ha infatti svelato che ai tempi delle scuole elementari e dopo aiutava nei compiti i suoi compagni di classe in cambio di piccoli regali.

La stessa mentalità votata al pragmatismo ha portato Silvio Berlusconi a costruire la televisione privata antagonista della Rai, un percorso scandito da diverse tappe che gli hanno permesso di decretare il successo di: Milano 2, Fininvest e del gruppo Mediaset. Anche la sua ascesa in politica lo ha visto diventare un leader capace di rubare la scena negli ultimi venticinque anni facendo appello alle sue doti dialettiche, alla sua visione strategica ed anche alla sua inarrestabile verve ironica.

Il titolo di studio conseguito da Silvio Berlusconi

Il percorso di Silvio Berlusconi, classe 1936, ha avuto inizio da una formazione scrupolosa: sin da giovane lo studio lo ha interessato e con impegno ha conseguito dapprima la maturità classica e poi un titolo accademico. Da giovane ambizioso e desideroso di essere artefice del proprio destino il Cavaliere ha proseguito gli studi frequentando l’università ed un percorso di studi nel solco del suo futuro professionale. Per mantenersi agli studi Berlusconi ha raccontato di aver svolto diversi lavori, tra cui quello di animatore a bordo delle navi da crociera durante il periodo estivo, ecco spiegata la sua propensione per le battute, le barzellette e la passione per la musica.

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Silvio Berlusconi ha potuto così concludere gli studi accademici conseguendo una laurea in Giurisprudenza con 110 e lode, discutendo una tesi su “Il contratto di pubblicità per inserzione”. In seguito ha avuto inizio il suo articolato cammino professionale alle prese con diverse sfide, che lo hanno visto impegnato in prima linea con un grande gruppo editoriali, la televisione pubblica, il mondo della pubblicità, il Milan e la politica.

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