Simone Cristicchi ha espresso la sua solidarietà nei confronti della collega Laura Pausini, finita al centro di una polemica social infuocata, perché si è rifiutata di cantare Bella Ciao durante la sua ospitata in un programma della tv spagnola. La polemica capeggiata sui social da utenti popolari e nomi noti del mondo della politica e dello spettacolo, ha visto prendere le parti della cantante emiliana, ma anche scagliarsi aspramente contro di lei.
Tra chi ha deciso di esprimere un parere personale sulla scelta della Pausini di non cantare l’inno dei partigiani, si è fatta sentire la voce di Pif, che ha duramente attaccato la cantante commentando su Twitter: “Pensare di non cantare ‘Bella Ciao’, per non voler prendere posizione, è una gran minch****…Al mio funerale cantate ‘Bella Ciao’, perché voglio prendere posizione, al riguardo, anche da morto”.
Invece dalla parte della cantante si è schierata Iva Zanicchi, che ha dichiarato: “Ormai se non dici qualcosa di sinistra sei fascista, mi sono rotta le pa*** di questa cosa. Io sono di destra ma di certo non sono fascista e ‘Bella Ciao’ l’ho sempre cantata. Ma non si può cantare in tutti i contesti. Io sono sempre stata convinta invece che la Pausini sia di sinistra”.
Le polemiche hanno travolto Laura Pausini che nel giustificare il suo rifiutato di intonare Bella Ciao, durante il programma della tv spagnola, ha precisato le sue ragioni: “È una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche“. Dopo essere stata presa di mira da feroci attacchi, l’artista di fama internazionale ha deciso di spiegare meglio la sua posizione scrivendo un tweet: “Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventate ciò che non sono”.
Simone Cristicchi difende Laura Pausini
Per difendere la sua collega, Simone Cristicchi ha detto la sua nel corso di una recente intervista concessa ai giornalisti di AdnKronos: “Posso capire la scelta della Pausini, ci sono cantanti che non vogliono dichiararsi politicamente e ‘Bella Ciao’ è una canzone che è stata spesso demonizzata e messa al centro di numerose polemiche. Questo però non significa che la Pausini sia per forza di destra“.
Cristicchi nella dissertazione ha parlato di strumentalizzazione politica: “‘Bella Ciao’ è una canzone che appartiene a tutti, quindi non ha un colore politico. Se la gente studiasse la storia saprebbe che quella canzone rappresenta non soltanto la fazione dei partigiani di sinistra ma anche una serie di altre formazioni partigiane che non erano necessariamente di sinistra. Ma se la Pausini l’avesse cantata probabilmente si sarebbero scatenate altre polemiche, come è successo a me con ‘Magazzino 18′, quando fui attaccato dall’estrema sinistra perché ho raccontato i crimini commessi sul confine orientale nel dopoguerra dai partigiani di Tito”.
Laura Pausini non canta bella ciao in una trasmissione allegra spagnola: "È una canzone politica". Niente di che, non vi allarmate! #LauraPausini #BellaCiao pic.twitter.com/LRj4MHeDne
— ● T i v ● (@Darktiv) September 13, 2022
Parlando anche della sua esperienza personale, il cantante dalla chioma ribelle ha aggiunto: “A me hanno dato del fascista per anni non solo sui social ma anche nei teatri. Detto questo, io ho cantato tante volte ‘Bella ciao’, il primo maggio insieme al coro dei Minatori di Santafiora e in tante altre occasioni dove si ricordava il sacrificio dei partigiani italiani nella lotta di liberazione dal nazifascismo. Io non avrei avuto problemi a cantarla”.