Il settimanale Oggi ha svelato una verità nascosta sulle sorelle Selassié che si sono presentate al pubblico del GF Vip, durante la sesta edizione, con il titolo di principesse: il nonno sarebbe stato l’ultimo erede al trono in Etiopia. Jessica, Lucrezia, Clarissa, che hanno attraversato la porta rossa come un unico concorrente, non sarebbero in realtà delle vere principesse secondo le ricerche fatte dai giornalisti del magazine diretto da Umberto Brandani che hanno fatto emergere qualcosa di diverso.
In esclusiva il settimanale Oggi ha svelato che il padre delle tre sorelle Selassié, Giulio Bissiri è in verità il figlio del giardiniere che si occupava del palazzo imperiale, e che da bambino giocava con i legittimi eredi della dinastia Selassié. Quindi non ci sarebbe alcun legame di sangue con la Royal Family d’Etiopia, e di conseguenza loro tre non avrebbero alcun nobile natale.
Alcuni aspetti controversi sul padre delle sorelle Selassié
Inoltre il magazine ha reso noto un altro retroscena scabroso su Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, all’anagrafe Giulio Bissiri. L’uomo una volta rientrato in Italia ha auspicato ad impadronirsi del tesoro del Negus, attraverso una campagna di convincimento per persuadere i discendenti legittimi di Hailé Selassié, sparsi in vari Paesi, a firmargli una delega per poter così affermare la discendenza dal duca di Harar, secondogenito dell’imperatore del trono africano.
Il padre delle tre sorelle Selassié avrebbe inoltre modificato i suoi documenti in modo da risultare il legittimo erede della dinastia etiope e figurare così come il terzo nella linea di successione. Giulio Bissiri malgrado tutti gli stratagemmi messi in atto non avrebbe ricevuto alcun tipo di eredità, ed in più si è reso recentemente protagonista di un caso di truffa.
Sulle pagine di Oggi si legge infatti che il padre delle sorelle Selassié ha ricevuto un mandato di cattura internazionale lo scorso 5 marzo spiccato dalle autorità elvetiche. Il motivo? È stato l’artefice di una frode di 10 milioni di franchi. Dopo il suo arresto mentre si trovava a Lussemburgo, è stato estradato in Svizzera e dovrebbe scontare una pena di 3 mesi di detenzione in un carcere di Lussemburgo.