Volta pagina. Supera, riavvia, ricomincia, cogli al volo le occasioni e divertiti quando puoi.
Fai un po’ di pulizia, revisiona i sentimenti e soprattutto ricorda che ogni problema ha sempre una soluzione. Ogni difficoltà ha una via d’uscita.
“A 37 stavo ancora cercando di capire chi fossi.”
La frase, pronunciata da Julia Child, potrebbe definire e rappresentare il momento attuale di molte persone in tutto il mondo.
Erano i primi anni ’50, e “non sapevo chi fossi” in quel momento storico, era certamente più complicato di oggi,
Julia Child (1912-2004) è stata una grande donna. Simbolo di perseveranza e dedizione, con un sorriso accattivante e un grande talento, ha dimostrato al mondo che le donne potevano anche divertirsi in cucina, non solo come “casalinghe” ma come grandi chef professionisti.
Moglie di un diplomatico arrivato in Francia, Julia non aveva idea di cosa fare per passare il tempo e decise di iscriversi a Le Cordon Bleu.
A quel tempo, le donne dovevano lottare per lo spazio sul mercato e subivano molte discriminazioni anche in cucina, essendo considerate idonee solo a “pilotare” le stufe di casa e non le cucine professionali.
Se oggi vediamo tanti programmi televisivi culinari di successo in TV, il merito è di Julia Child, in quanto è stata la prima donna a presentare uno spettacolo di cucina.
“Con il suo classico” Bon Appétit “, Julia Child iniziò a presentare The French Chef, nel 1963 e conquistò il pubblico dimostrando come anche una pessima cuoca, potesse vincere la sfida e soddisfare i palati più esigenti.
In modo simpatico e con grande originalità, la cuoca guadagnò popolarità grazie al suo modo goffo di cucinare. Iniziò quindi ad ispirare sempre più persone che vollero imparare le sue tecniche.
La storia di Julia Child è diventata nota al grande pubblico grazie al film del 2009 “Julie & Julia”. Il suo ruolo è stata brillantemente interpretata dall’attrice Meryl Streep.
Il film inizia con l’episodio che segnò la vita di Julia Child.
Quando approdò in Francia alla fine degli anni ’40, la californiana Julia fece il suo primo pasto in terra francese: un’oca così ben cucinata, così ricca di burro, che quasi la fece piangere.
Da quel momento decise di sfidare la propria incapacità in cucina e quindi di scriversi al Le Cordon Bleu, considerata la miglior scuola di cucina del mondo per imparare, con fermezza e con buon umore, i piatti squisiti del Paese che la ospitava.
Nel film la storia di Julia Child, si intreccia con quella di Julie Powell, interpretata da Amy Adams. Julie Powell è una donna del nostro tempo.
Nel 2003, senza meta e senza prospettive, decide di creare un blog, chiamato “Julie / Julia Project”, che si propone di preparare 524 ricette del libro di Julia Child in un solo anno.
Lo sviluppo della storia è avvincente, pieno di sorprese, di sfide, successi e fallimenti, ma sempre incentrato sulla freschezza e sul buonumore.
Viene quindi da pensare che il burro sia l’ingrediente più potente nella cucina e nella vita.
Un ingrediente in grado di rivoluzionare un’esistenza e di ispirare donne in tutto il mondo.
Forse dovremmo imparare di più dal burro fuso. Nulla è più confortante di una ricetta che comprenda abbastanza burro caldo, suggeriva Julia.
E forse l’analogia funziona anche per l’aridità e l’infertilità della vita. Di tanto in tanto la nostra esistenza assomiglia al cibo secco, senza odore o sapore.
Ci mancano prospettive e significato, ci manca la capacità di dare gusto a ciò che facciamo, di divertirci con la vita.
Julia Child si divertiva in cucina e in uno dei suoi programmi disse:
“Impara dai tuoi errori, sii impavido e, soprattutto, divertiti!”
Quando scegliamo di mettere “burro fuso” nelle nostre azioni quotidiane, decidiamo di scrivere la nostra storia in modo più divertente, più gustoso.
In questo periodo di cicli di chiusura, quando chiudiamo un anno e ne iniziamo un altro, forse la vita si presenta proprio come quel pane secco, senza odore o sapore, senza morbidezza, privo della luminosità o del conforto del burro fuso.
È la vita che segnala che bisogna fare qualcosa, che ci sprona a superare difficoltà, dolori e insuccessi e a cercare la leggerezza, divertimento.
Superare. Riavviare. Ricominciare. Ma soprattutto divertirsi con la vita.
Certo la vita non è una giostra, non è sempre e solo spensieratezza, ma se non fa brillare i nostri occhi, se manca il sorriso sul nostro volto e la grazia nei gesti, è tempo di ricominciare.
La vita è difficile, ma deve avere gusto. Deve avere fascino. Sorrisi. Balli senza musica e un cuore bambino.
Julia Child ci insegna che è possibile sfidare il freddo e l’aridità del nostro tempo con una buona dose di uova, burro e tanto divertimento.
E credetemi, non ci vuole molto.
“Bon Appétit”!