Un recente report pubblicato sul suo sito del ministero della Salute britannico ha destato particolare apprensione nel mondo medico-scientifico, visto che è emerso che i vaccinati si contagiano più dei non vaccinati. I dati del report del Regno Unito hanno segnalato a proposito di contagi, l’89% vaccinati contro l’11% non vaccinati. Il prospetto delineato datato 20 agosto 2021 fa riferimento ad un periodo di indagine che va dall’1 febbraio al 15 agosto 2021. Quanto emerso dal rapporto ha lasciato gli esperti sconcertati e per questo si sono interrogati sui motivi di questa alta percentuale di contagi tra i vaccinati.
Anche se alla campagna di vaccinazione nazionale hanno aderito in tanti non bisogna trascurare gli effetti della variante Delta in UK dove si sono registrati 386.735 contagiati, di cui 337.834 di età inferiore a 50 anni e 48.264 di età superiore ai 50 anni. Per quanto riguarda gli over 50, si sono verificati 48.264 casi tra i vaccinati e 4.891 contagiati tra i non vaccinati.
I vaccinati si contagiano più dei non vaccinati: un dato inatteso
La statistica illustrata nel rapporto fa emergere anche che circa 4 vaccinati sono finiti in emergenza contro un non vaccinato, sempre over 50. I decessi con la stessa età hanno fatto registrare un altro dato critico: 1076 sono quelli dei soggetti vaccinati mentre 318 i non vaccinati. Il report del Regno Unito sembra confermare il quadro fotografato in Israele, anche se gli esperti in tal caso hanno chiamato in causa una serie di fattori che hanno delineato un risultato inatteso, in particolare si deve tener conto l’elevata percentuale di vaccinati rispetto alle persone non vaccinate.
Nel Regno Unito, la variante Delta potrebbe essere la causa dell’89% dei contagiati tra i vaccinati. Un altro dato che crea problemi interpretativi è quello di considerare vaccinati coloro che hanno fatto un’unica dose. Secondo gli ultimi dati, l’88% della popolazione adulta ha ricevuto una dose di vaccino mentre il 77% ha ricevuto entrambe le dosi. Ma i tassi di infezione giornalieri sono aumentati nelle ultime settimane, con un incremento dell’8,8% del tasso di mortalità che dal si calcola nel report del Regno Unito rispetto a quelle persone che sono morte dopo essere risultate positive al Covid-19 negli ultimi 28 giorni.