La tragica vicenda che ha coinvolto Giulia Tramontano, uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello, ha sconvolto l’Italia. La sua morte, insieme alla perdita del figlio che portava in grembo, ha lasciato un vuoto immenso nella famiglia.
Recentemente, la sorella di Giulia, Chiara Tramontano, è intervenuta in un’intervista a Verissimo, dove ha parlato del doloroso processo di accettazione della perdita e della sua decisione di lasciare l’Italia. Le sue parole, cariche di emozione, hanno toccato il cuore di molti.
La sentenza e il “sospiro di sollievo”
Inizialmente, Chiara ha commentato la condanna all’ergastolo di Alessandro Impagnatiello. “È una sentenza giusta”, ha dichiarato, aggiungendo che, sebbene la giustizia sia stata fatta, il dolore per la perdita di Giulia e del piccolo Thiago rimane insopportabile. Chiara ha spiegato che, anche se Impagnatiello ora è dietro le sbarre, il suo gesto non potrà mai essere dimenticato:
“La vita di mia sorella e di mio nipote è stata brutalmente spezzata, e niente può restituirla.”
Il senso di paura che provava all’idea di incontrarlo è finalmente svanito, ma il dolore per la sua morte non può essere placato da nessuna punizione.
“Impagnatiello non è un uomo”
Quando si è parlato di Alessandro Impagnatiello, Chiara non ha usato mezzi termini:
“Raramente lo definisco uomo. Non so come si possa associare il concetto di umanità a una persona del genere.”
Le sue parole esprimono un disprezzo profondo per colui che ha tolto la vita alla sua amata sorella e al suo futuro figlio. Chiara ha continuato, dicendo di non riuscire a capire come una persona così possa essere stata vista come “compagno” di Giulia, una persona sensibile e generosa, incapace di vedere il male che si nascondeva nell’uomo che amava.
Una decisione difficile: “Ho lasciato l’Italia per darmi una possibilità”
Chiara ha anche parlato della sua decisione di trasferirsi in Olanda. Non è stata una fuga, ha spiegato, ma una scelta dettata dalla necessità di ricostruire la propria vita.
“In Italia ho ricevuto tanto supporto, ma per andare avanti ho sentito di dover partire, di avere la possibilità di essere chiara su chi sono, lontano da un nome che ormai è associato a una tragedia”.
In Olanda ha trovato la forza per affrontare le difficoltà burocratiche e il processo che ha seguito negli ultimi anni. Pur essendo lontana dalla sua famiglia, Chiara ha sottolineato che questa decisione le ha dato la possibilità di crescere e trovare una nuova forza interiore.
Il ricordo di Giulia e il dolore di una perdita incomprensibile
Riflettendo sui giorni che hanno preceduto la tragica scoperta, Chiara ha rivelato:
“Non avevo mai pensato che mia sorella fosse stata uccisa. Quando è scomparsa per 24 ore, pensavo che avesse bisogno di rifugiarsi da sola per riflettere sulla sua gravidanza e sulla relazione con Impagnatiello.”
Ma il padre di Chiara non aveva dubbi: Giulia non sarebbe mai scomparsa senza avvertire. Dopo tre giorni di speranza che Giulia potesse semplicemente aver bisogno di tempo per sé, Chiara ha dovuto affrontare la dolorosa realtà: “I sogni hanno una fine” ha concluso, sottolineando la sofferenza di non poter più abbracciare sua sorella.
Un dolore che non passerà mai
Le parole di Chiara Tramontano sono un grido di dolore, ma anche un invito a riflettere sulla fragilità delle vittime di femminicidio. La sua testimonianza ha toccato profondamente il pubblico, che non può fare a meno di sentire la sua tristezza e la sua rabbia per un omicidio che ha segnato per sempre una famiglia.
Nonostante il tempo, il dolore non si cancella. E, mentre Chiara cerca di ricostruire una vita lontano dal suo passato, il ricordo di Giulia e della sua tragica fine rimarrà sempre vivo nel cuore di chi l’ha amata.