Spiazzando i partecipanti, la vice questore della Polizia Nunzia Schilirò è salita sul palco di Roma di San Giovanni per ribadire la sua contrarietà al Green pass. Da privata cittadina e da dirigente della Polizia, la Schilirò si è fatta portavoce delle spaccature interne nelle Forze dell’ordine: circa 20 mila agenti avrebbero segnalato la loro contrarietà all’obbligo della certificazione.
Secondo gli ultimi dati a disposizione è emerso infatti che circa il 20% degli agenti di Polizia non è vaccinato e per loro dal 15 ottobre potrebbe scattare la sospensione. Uno scenario critico che desta preoccupazione da parte della direzione centrale di sanità della Polizia di Stato che ha diffuso di recente una circolare nella quale ha esortato tutti a regolarizzare la loro posizione sottoponendosi a vaccinazione. Nunzia Alessandra Schilirò vice questore è tra coloro che hanno espresso il loro “no” al Green pass come ribadito lo scorso 25 settembre sul palco di San Giovanni quando ha fatto sapere: “Andrò avanti anche senza divisa”.
La posizione no Green pass della vice questore della Polizia Nunzia Schilirò
La dirigente della Polizia ha speso dure parole contro il pass definendolo una sorta di tessera della discriminazione, subendo per la sua posizione sovversiva da parte dei vertici della Polizia di Stato una sanzione disciplinare, come lei stessa ha fatto sapere in seguito sui social. Di fatto dopo il suo intervento sul palco di Roma in un post sui social ha ribadito la sua posizione.
“Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.
E citando Gandhi, la poliziotta ha quindi invocato “la disobbedienza civile”, come “dovere sacro quando lo Stato diventa dispotico”.
La vice questore Schilirò sempre sui social è passata poi al contro attacco affermando: “La macchina del fango è già partita. […] Evidentemente ci temono. Non sanno che per me è un onore essere in questa foto. Voliamo alto, se restiamo uniti, non cadremo mai”.